Video Intervista del Dott. Raffaele Bracalenti, presidente IPRS a cura di Irma D’aria Medikea.tv
“Negli ultimi anni la radicalizzazione dei giovani e l’uso della violenza che ne deriva sono diventati una preoccupazione crescente in Europa a causa del notevole aumento dei fenomeni di hate speech, della violenza di stampo xenofobo e anche dell’incremento dell’estremismo religioso.
Fenomeni che trovano terreno fertile anche sui social network dove a volte il livello di violenza e radicalizzazione diventa ancora più estremo e quindi più pericoloso. Un tema che ci riguarda tutti: famiglie, istituzioni, scuola. Ma un ruolo molto importante è quello del mondo dello sport vista la relazione educativa che si instaura tra gli allenatori e i giovani.
Da questi presupposti nasce il progetto Safe Zone, finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dall’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali in collaborazione con altri sette partner europei.
In vista del seminario del 25 marzo dal titolo “Sport-side stories: strategies to prevent youth radicalization and violence through sport practice”, il dottor Raffaele Bracalenti, presidente dell’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali, spiega in cosa consiste il progetto e in che modo lo sport può contribuire a ridurre la radicalizzazione e la violenza giovanili.”
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